Documento di divisione :

 

Pellistri – Forfori e Moresschi -Giglioli

 

 

Trascrizione del Documento di Divisione

redatto dal dott. Fausto Furia di Fvizzano

 

Reg. N° 5695 – 351 Copia Divisione – Pagamento fra

Pelistri – Forfori e Moreschi – Giglioli

 

Regnando Umberto 1° per grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d'Italia correndo

l 'anno milleottocento novanta =1890 = e questo giorno Undici =11= del mese di Ottobre in Fivizzano al n° 12 di via Umberto Primo mia casa e studio.

Avanti di me Furia Dott. Fausto quale notaro ascritto al consiglio del Distretto notarile di Massa-Pontremoli, residente in Fivizzano ed in presenza dei richiesti come testimoni noti idonei Mattei Felice di Pietro, possidente, nato in Pieve di Bagnone residente aCorvarola e Frassinetti Ferdinando fu Antonio, negoziante, possidente, nato, domiciliato in questa città sono costituiti, come personalmente a noi '' cogniti '' i signori Pelistri Francesco ed Angelo fu Domenico, Forfori Michele fu Domenico e Moreschi Margherita fu Luigi tutti possidenti, nati, domiciliati in Bardine di Cecina, comune di Fivizzano residente però in Livorno essa Moreschi, come vedova lasciata da Giglioli Antonio.

E fra costoro per concludere le suaccennate e come da tempo stabilite convenzioni di divisioni di beni acquisti e pagamenti di debito divengono spontanei alla stipulazione di questo atto pel quale quindi in effetto.

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Primieramente, essi Pellistri e Forfori per sistemarsi con questa divisione a riguardo dei

beni che per acquisti da Marchetti, Piccioli ed altri tennero e tengono sempre in comune pro indiviso, riconoscono, concordano e tanto insieme che separatamente per loro e loro in seguito a riscontri ed apprezzamenti fatti e fatti fare, stabiliscono, come e quanto appresso a noi.

Riconoscono che tutti i beni fra loro o '' repartisi.ni'' come acquistati in comune sono i seguenti.

In provenienza da Marchetti di Posterla come per mio rogito del sedici Aprile milleottocento settantotto n° 2461 ed in seguito a deteminazione, avvenuta in confronto dei cedenti Marchetti e loro fratelli.

1° Terra campiva, vitata, detta Cadlarino, confinante Forfori Raffaello, Duranti Casimiro, Marchetti Don Carlo e strada, pertinenza di Cecina.

2° Terra campiva, vitata, detta Colletto, confinanti Pelli Clemente, Marchetti Don Carlo, Giglioli Margherita (Moreschi), pertinenze dette.

3° Terra campiva ed ortiva, detta Pian della iara, confinante Pellistri Francesco, Remaggi Pellegrino, Duranti eredi del fu GioDomenico e fratelli Bini pertinenza dette ' sopra'.

4° Terra castagnata detta Pomazzo, confinanti Remaggi Pellegrino, Duranti eredi del fu GioDomenico e i fratelli Bini, pertinenze dette.

5° Terra castagnata, detta Canepari della Chiesa con=

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finanti Duranti eredi suddetti e Iacopacci Caterina per due, ''salve'' pertinenze dette.

6° Terra olivata, detta Olivi del Molino (Caprigliola), confinante Pellegrino Remaggi, gora del Molino del Rovetti e Bini Benedetto per due pertinenze di Posterla comune

di Fosdinovo.

7° Terra castagnata detta Canale della Corniola, confinante Bini Benedetto, fratelli Cipollini e beni dell' Ospedale di Marciaso, pertinenze dette.

In provenienza di Piccioli Bernardo per atto Romoli di giorno certo.

8° Terra campiva canepariata detta Canepari di Marciaso nelle pertinenze di Marciaso stesso a confine del torrente Bardine, detta levatella del molino, Romani, Forti Natale e Cipollini fratelli.

In provenienza da Torchiana Antonio, come per atto Pietrelli, ventisei settembre ottantacinque (1885) salva migliore indicazione.

9° Terra castagnata, detta la macchia di Valciano, confinanti Zambelli Domenico, Vannucci Giusppe, Rossi Don Claudio, beni comunali di Fosdinovo, beni del suffragio, Ronconi Antonio, Teresa Vitali ed essi medesimi fratelli Pellistri colle terre infradicente, pertinenze di Posterla e Marciaso.

Riconoscono e concordano acquistate in esclusivo conto e con denaro totalmene proprio di essi Francesco ed Angelo Pellistri, come per atto Pietrelli quindici Maggio Milleottocentottantasei (1886) le seguenti due pezze

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di terra già di spettanza di Piccioli Francesco di Fosdinovo poste in pertinenza di Posterla surricordata e noi.

1° Terra castagnata rozziva detta Costa Caldia, confinanti Forti Antonio, fratelli Luchini e strada per Posterla per cui si divide dalla seguente.

2° Terra castagnata detta a Costarella sopra la sudetta strada per Posterla, a confine di questa, dei fratelli Luchini, Zambelli Caterina ed essi Pellistri, nonchè il Forfori colla terra Valciano, surricordata e Ronconi e Vannucci.

Riconoscono, concordano essi Pellistrie e Forfori che tutti i beni descritti come sopra dal n° 1°al   n° 9° inclusive siano da ripartirli fra di loro tre in parti uguali di un terzo per ciascuno doppocchè  nella stessa proporzione abbiano concorso a pagare i relativi prezzi ai venditori surricordati nella complessiva sorte d' italiane Lire Tremila e trecento =3300=, tranne per lire trecento 300,00= che sarebbersi esposte di più dal Forfori Michele, in più della quota degli altri, e specialmente dell' Angelo in occasione dell'acquisto della terra Valciano, e quindi non senza avvertire che esso Forfori Michele ebbe già pagamento delle sue ragioni di parte sulla casa acquistata dai Marchetti, come resulta da altro mio rogito del dieci novembre milleottocentottantacinque (1885) n° 4289 e che la casa stessa resterà a dividersi fra loro fratelli Pellistri, formano quindi essi Pellistri e Forfori medesimi a riguardo

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dei suddetti beni sempre comuni, stabiliscono nelle suaccennate proporzioni a titolo di vera e prorpia divisione gl' 'assegni seguenti...

Per lui Pellistri Angelo che accetta per se e suoi

1° Tutta la terra Cadlarino, descritta al n° 1°

2° La metà verso mezzogiormno detta terra Colletto, descritta al n° 2 e precisamente, come per termini posti, la metà che rimane verso il Pelli ed è confinata dal Canaletto che anche la divide.

3° Metà della terra Macchia di Valciano, descritta al n° 9° e precisamente la metà verso Marciaso ed è pure situata, distinguendosi, come per termini posti, dall' 'altra metà situata particolarmente in territorrio di Posterla; e tutti questi beni pel valore d'Italiane Lire Mille e Cento =1100= segnatamente a norma di tassa ed in ragione e proporzione del diritto di lui Angelo che così accettò ed accetta.

Per esso Pellistri Francesco, accettante per se e suoi

1° Tutta l'altra metà della suddetta terra Colletto e precisamente la parte che rimane di là dal canale verso nord

2° Tutta la terra detta Pian della Iara descritta al n° 3°.

3° Tutta la terra detta Pomazzo descritta al n° 4°.

4° L'altra metà detta terra macchia di Valciano verso Posterla; e tutti questi beni pel complessivo valore d'Italiane Lire Milleduecento =1200= in

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questa corrispondenza dei diritti di lui Pellistri Francesco sulla comunione surricordata com'esso accettò ed accetta dicendosene sodisfatto.

Per lui Signor Michele Forfori che accettò ed accetta per se e suoi

1° Tutta la terra Canepari detta Chiesa desritta al n° 5°.

2° Tutta la terra detta Olive del Molino, descritta al n° 6°.

3° Tutta la terra detta Canal della Corniola, descritta al n° 7°.

4° Tutta la terra detta Canepari di Marciaso descritta al n° 8° ; e tutti questi beni per complessivo valore d'Italiane Lire mille =1000,oo.

Dal confronto dei valori così come sopra attribuiti risultando un di meno per quest' ultimo assegnatario Signor Forfori Michele per ammontare d'Italiane Lire cento =100,oo= si toglie questa differenza col pagarla, siccome qui attualmente in tanto buon denaro e valute di reciproca soddisfazione per corrispondente somma di Lire cento =100= si passa a mani di lui Signor Forfori Michele medesimo, che così liberamente e scientemente per se e suoi e con rinunzia a tutte eccezioni si di fatto che di diritto si dice, per verità e giustizia, stante quell'assegno e questo pagamento, e pur considerato il di più che avrebbe avuto sulla terra Canepari di Marciaso, rilasciatale tutta intera, pienamente saldato, soddisfatto d'ogni propria pretesa, azione e ragione

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di parte in beni tutti acqustati e tenuti in comune fin qui coi surricordati Pellistri Angelo e Francesco e ripetendo rinunzia a qualsiasi eccezione, promette non oltre nè diversamente pretendere ed assicura per questo titolo sia per fondi che per utili mai più ricercati i Pellistri stessi.

Coi denari quindi come sopra ritirati ed altro raccolto all 'uopo per suo conto esso Forfori Michele paga con lire Mille =1000,oo= tutto il debito, che per corrispondente sorte, tiene verso lei comparsa Margherita Moreschi, come vedova ed erede testamentaria del Giglioli Antonio fu Giovanni di Livorno, pei titoli e come di che nel già rammentato rogito Pietrelli del 26 settembre 1885.

E questa Vedova Giglioli in ritirando e nella qualità suespressa di erede unica ed esclusiva , come è notorio, del proprio marito surricordato Giglioli, ritenuto come passatale qui in atto in denari e valute di propria soddisfazione la somma delle Italiane Lire Mille, in saldo del debito e credito suespresso per capitale, ed insieme lire dieci 10,oo= per saldo di frutti sul capitale stesso a tutt'oggi,

liberamente e scientemente per se ed i suoi, chiamasi saldata di tutto il debito e credito suespresso medesimo, ne fa quietanza ai Signor Forfori Michele, che l'accetta ed assicurandolo, garantendo=

 

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lo mai più ricercato al proposito sia per fondo che per accessori, gli acconsente anche radiata in ogni tempo e ad ogni richiesta, l 'ipoteca che fosse mai stata scritta pel suddetto titolo di debito a di lui carico, liberando da ogni responsabilità il Signor Conservatore, che compirà le operazioni relative di cancellazione.

Restando poi sempre a ripartire i beni particolarmente acquistati come fu detto da loro fratelli Pellistri in esclusivo conto, riconosce anzitutto e concorda esso Forfori Michele di non avere sui beni stessi o sul loro prezzo di acquisto, come suanche sulle migliorie relative o sui proventi dai  medesimi, parte o ragione di sorta e quindi procedendo a dividerseli fra loro essi Pellistri, come di ragione a parti uguali, stabiliscono in titolo di vera e propria divisione gl' 'assegni respettivi che appresso e noi.

Per Lui Pellistri Angelo

1° Metà della terra Costa Caldia, descritta come sopra al n° 1= e precisamente la metà verso Posterla e posta in territorio di Posterla stessa, con parte allungantesi in direzione di Marciaso sopra la metà infra assegnanda al fratello Francesco il tutto come per termini posti in con=

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fronto di questo.

2° La metà verso Posterla pure detta terra Costarella, descritta al n° 2 al confine della Zambelli, dei Luchini e di strada e sino a raggiungere l' 'altra metà infrassegnata come pei termini stabiliti e tutto pel valore segnatamente a norma di tasca dichiarato in Italiane Lire Settecento cinquanta =750,oo=.

Per Lui Signor Pellistri Francesco

1° L'altra metà verso Marciaso della suddetta terra caldia, come per termini posti, e comprendendo il piccolo Casotto ad uso seccatoio, da ''cesarsi'' (rifarsi?) però e mantenersi in comune al fratello Angelo per quattro anni di seguito a partire da oggi d 'accordo.

2° Tutta pure l 'altra metà verso Marciaso detta terra Costarella, a confine dei Ronconi Vanucci e strada e come per termini posti di fronte alla parte assegnata al fratello Angelo e tutto pel concordato valore d'Italiane Lire Settecentocinquanta =750,oo= a norma di tassa particolarmente.

Senza refazioni o conguagli si dichiarono e concordano con questi assegni fra loro fratelli Pellistri e ritenendosi da loro, come si accet=

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tarono ed accettano in saldo dei rispettivi diritti su tutti i beni di particolare loro acquisto si chiamano contenti e soddisfatti e promettono non oltre ne diversamente pretendere.

I beni tutti poi, come sopra repartiti fra questi fratelli fra di loro e fra i fratelli medesimi ed il Forfori Michele ancora, si dichiarono e concordano trasferiti ed accettati respettivamente con tutte adiacenze e pertinenze relative, usi e servitù in vantaggio e carico, pur avvertendosi in quanto ai passi da doversi prendere e ricevere ove di bisogno, nel modo più diretto e menoincomodo e dannoso, e così come attualmente si trovano, i beni repartiti s'intendono e dichiarono abbandonati e ricevuti ''sune inde'' con tutte clausole più proficue e connaturali, cessioni di azioni ed  eccezioni relative (1), neanche pei frutti pendenti, assenso per voltura e libera trascrizione, con liberare da responsabilità i Signori conservatori del Catasto e delle ipoteche e promessa la più ampla di difesa e garanzia in ogni caso di modestia e di ''evizione'' a conformità di legge e siccome proprio di questi contratti ad impegno di essi condividenti, che obbligano all 'uopo le respettive perso=

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ne e beni, mentre che per loro e loro si dichiarono ben contenti e soddisfatti di questa sistemazione così compiuta e promettono non ricercarsi ''sine inde'' in ordine ai suddetti beni già tenuti in comune, assolvendosi anche per qualunque avuto di amministrazione relativa e in rapporto alla suddetta rifazione dicendosi pagata da essi fratelli Pellistri in ragione e proporzione del respettivoobbligo verso i Forfori in relazione cogli assegni conseguiti e così pure soddisfatto il Forfori stesso, ossia ''refuso'' si dice e concorda il suddetto in più di prezzo da lui esposto per gl 'acquisti fatti ed oggi ripartiti e fatte questa refusione da loro Pellistri fratelli in ragione e proporzione dell 'obbligo respettivo.

Dei beni acquistati si dice sempre in comune e da dividersi a parti uguali fra questi fratelli Pellistri medesimi la casa acquistata dai Marchetti e cosi pure la comprata dal Forfori.

Il tutto così concordato a reciproca accettazione fra loro comparsi contraenti, che ne ripromettono piena osservanza, sottoscrivendosi eccetto il Forfori che si dice analfabeta e tutti interpellatiall 'uopo, riconoscendo, dichiarando conforme al respettivo desi=

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derio questo atto, come letto, spiegato a loro da me notaro presenti detti testimoni, quale da me per mia cura ma per mano in parte di persona di mia fiducia, fatto scritto in tre fogli mi presso all'ultimo della dodicesima pagina e subito sottoscritto dai ridetti testimoni e da me notaro ancora in piè ed in margine dei fogli in termedi a senso di legge.

 

= Pellistri Angelo = Pellistri Francesco = Margherita Moreschi) V.a Giglioli = Ferdinando Frassinetti = Mattei Felice = Notaro Fausto Furia

Registrato a Fivizzano il 29 Ottobre 1890 al Vol. 28 atti Pubblici n° 201 fogl. 71 colla tassa del Ventidue Cent.mi ottanta.

 

Il Ricevitore A. Ercolini

 

Al segno (1) si aggiunga = possesso immediato e godimento senza riserva =

Approvasi quest 'unica postilla e così in conformità del suo originale firmato in margine a senso

di legge, si attesta questa copia ed a richiesta della parte Pelistri, si rilascia autenticata,

oggi 4 Dicembre 1890

Da me Notaro Fausto Furia

Tassa Bollo Lire 4,80 Scrittura 3,00 Diritti 5,09 Not. Furia