SCHEDA  DI  CENSIMENTO  DEI 

" MONUMENTI  AI  CADUTI "

 DELLA  PRIMA  GUERRA  MONDIALE

 

 Monumento di Cecina

 

1. Localizzazione

 

Provincia : MASSA CARRARA

 

Comune   : FIVIZZANO

 

Località   : CECINA

 

Frazione  : CECINA

 

Indirizzo  :  Via MASCAGNI

 

2. Dati identificativi:  Oggetto X monumento O lapide O cippo O altro

  

Autore/Laboratorio G. M. FABBRICOTTI

 

Periodo 1925

 

Materiale/i MARMO (calcestruzzo per i due scalini di base con alzate di circa 20 cm)

 

Dimensioni In cm, 130 x 130 x 160 h basamento composito, 30 diametro x 150 h colonna/obelisco, circa 50 h croce.

 

Iscrizioni sul fronte principale e dall'alto in basso su diversi elementi architettonici:

A PERENNE MEMORIA DEI PRODI CADUTI PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA

1915 ------------ 1918; n° sette nominativi; CECINA BARDINE AI LORO CADUTI 1925

- sul lato Dx fra le paraste ornamentali dell'elementointermedio è stata inserita una

lapide in marmo bianco con incisi i nominativi dei caduti e delle vittime civili della

Seconda Guerra Mondiale - sul lato Sx nel campofigurato dell'elemento intermedio

ONORE PATRIA, e nell'elemento subito sottostante G M FABBRICOTTI CON IL PAESE

DI CECINA E BARDINE ERESSERO.

 

Nota: indicare se l’opera è stata utilizzata anche come monumento ai caduti della

         seconda guerra mondiale e/o per altri eventi. SI vedasi sopra.

 

3.  Breve descrizione Manufatto formato da sette elementi in marmo bianco-venato sovrapposti, poggianti su due scalini in cls ripavimentati recentemente con marmette di marmo venato e con rivestimento in granito nero delle alzate (già in gran parte sconnesso); partendo dall'alto, troviamo una croce celtica inserita sul candelabro terminale della colonna

sottostante, che a sua volta è fissata su blocco a foggia di piedistallo plurimodanato,

poggiante su elemento a mò di tempietto e con il timpano del fronte principale

istoriato con motivo floreale a bassorilievo e portante (sotto la trabeazione modanata)

l'iscrizione (superiore) incisa e colorata a piombo, sotto vi è un elemento parallele-

pipedo delimitato da paraste angolari corinzie in bassorilievo (blocco intermedio del

corpo monumentale) entro le quali e sotto a stella militare incisa e annerita a piombo

sono incise e scurite le iscrizioni suriportate e la lapide inerente il secondo conflitto

mondiale, sul lato Sx (sempre fra le due paraste) è ritagliata una cornice a bassori-

lievo risagomata superiormente al cui interno (sul fondo incavato) è scolpita una

figurazione intrecciata, a bassorilievo, formata da bandiera, fucile, sciabola, cannone

e due palmizi contrapposti, ancora in basso troviamo un solido modanato riportante

-le iscrizioni inferiori citate, ed infine il parallelepipedo di base liscio e smussato ai

quattro spigoli posato sugli scalini cementizi pavimentati. Ai quattro angoli dello

scalino inferiore sono state infisse altrettante colonnette metalliche pomellate (di

tipologia commerciale e simile a quelle porta corda/nastro di delimitazione aree da

intercludere al transito), in origine vi erano invece quattro pilastrini in muratura

intonacata collegati da una semplice recinzione in ferro battuto.

 

4.   Stato di conservazione (segnalare eventuali restauri recenti) MEDIOCRE,

     pessimo lo stato  del rivestimento delle alzate degli scalini.

 

5.  Condizione giuridica PROPRIETA' PUBBLICA

 

6.  Documentazione (da allegare in cartaceo o digitalizzato)

 

Fonti di archivio NON RILEVATE

 

Pubblicazioni NON RILEVATE (citazione nel libro La famiglia Don Pietri detta "I Piastron"

                                                di Pietro Duranti)

Siti web http://cesnarmandla.jimdo.com  (per quanto attinente).

 

Disegni NON RILEVATI

 

Fotografie DUE

 

Altro: Secondo il libro suindicato, la costruzione del monumento viene fatta ascendere ad un

diverbio/lite di strada fra un esponente della Casata Fabbricotti di Carrara con un abitante

di Cecina iscritto alla locale sezione fascista, che tramite pressione politica riuscì a

farsi "risarcire" tramite la "donazione" del suddetto monumento ai caduti. Di sicuro i

Fabbricotti, all'epoca proprietari di cave, segherie e laboratori di lavorazione del marmo a

Carrara, hanno fornito diversi manufatti di tal genere al nostro territorio (Tenerano e

presumibilmente Ceserano, nonchè forse altri), avendone "sfornato in serie", con tipologie

standardizzate, in risposta alla elevata domanda del tempo, e magari qualcuno (come

sembra per questo) gli è rimasto "inchiodato" ed a disposizione in qualche capannone,

per eventuali altre collocazioni diciamo così di "emergenza".

 

Compilatore: Massimo Giorgini/ Francesco Leonardi

 

                                                                              Data MAGGIO 2013 Revisione GIUGNO 2016