CECINA : VECCHI GIOCHI

 

Riportiamo di seguito la descrizione e le regole di alcuni giochi che si facevano a Cecina alcuni anni fa.

Ci sono stati "descritti" da persone, anche se avanti con gli anni, che li hanno giocati,  ma se qualcuno

leggendo lo svolgimento, conoscendo il gioco, riscontra delle imprecisioni, siamo lieti di aggiornarle.

Chiediamo, inoltre, la collaborazione di tutti i paesani, affinchè ci forniscano descrizioni di giochi qui

non menzionati.


Dal libro "I piastròn" di Pietro Duranti

 

Il gioco de la bàla al tech’io n’tl piazàlo

 

All’epoca del nostro racconto non vi era (nel piazzale ex cimitero) alcun monumento né piante di acacia: era solo uno spiazzo ove i ragazzi giocavano e durante la bella stagione, specie nelle giornate festive, i giovani giocavano a palla (a la bàla ndr), con palle fatte di filo di lana ricoperte a spicchi con tomaia di 15-16 cm di circonferenza. Si lanciava(col detto:l'è su) la palla sul tetto spiovente della casa prospiciente il piazzale (la cà d' Dario) e nella sua caduta la squadra avversaria doveva colpire la palla(al volo o al primo balzo) lanciandola nella parte opposta (segnata da una riga immaginaria) : se questa cadeva in terra e non era respinta durante il primo balzo, veniva segnato un punteggio alla squadra avversaria: 15-30-45, punto. Naturalmente il punto veniva assegnato alla squadra che per prima superava il 45. Poi si ricominciava daccapo. Fatto il punto, le squadre si davano il cambio: chi era sottotetto passava al lancio della palla sul tetto. I giocatori  potevano essere uno o più di uno, per squadra, con squadre anche di 5 giocatori,  Era un gioco avvincente e le donne e i bambini assistevano con entusiasmo parteggiando per l’una o l’altra squadra . I vecchi erano larghi di critiche per entrambe le squadre…Fino al 1960/70 lo si giocava ancora ogni domenica, anche se con palle da tennis e con regole un po diverse...


Gioco del " Tirtotì " (o tirtochì)

(Raccontato dal sig. Augusto Remaggi -80enne-,e dalla sig.ra Ileana Balloni)

 

Il gioco delle 4 noci chiamato TIRTOTI', non si conosce la derivazione ne la traduzione. Il gioco

consiste nel mettere per terra 3 noci vicine ed una sopra a piramide. Poi ad una distanza, stabilita

prima, di 4 o 5 metri, i giocatori a turno, designati prima con una conta, tiran verso la piramide, sempre

con delle noci,e chi la fa cadere per primo vince tutte le 4 noci. Questo gioco ha più di 60 anni, chi

scrive ha 64 anni non lo ricorda.

Questo gioco mi è stato ricordato dal sig. Remaggi Augusto ottantenne, e dalla

sig.ra Balloni Ileana (Igliana) più giovane, ma qui non si dice l'età !....

(alcuni lo ricordano anche col nome di .castlìn)


Gioco delle biglie, sempre nel piazzale dove c'era la terra.

 

Le prime biglie ( balìna=pallina ) erano di terracotta colorata, e ci si procuravano andando a cercare

ferro ed alluminio per lo "stracciaio" che ritirava tutte cose vecchie,,compreso  mobilio di castagno

fatto in loco, tipo letti,comodini, comò ecc.; ripagandoci, appunto, con biglie, per noi ragazzi o altri

oggetti per i grandi. Poi arrivarono le biglie di vetro colorate all'interno, con diversi disegni (affascinanti).

Svolgimento del gioco.

Si giocava in 2 o più giocatori. Ogni giocatore possedeva alcune biglie.Si preparava una piccola buca

per terra, si giocava nel piazale dove c'era la terra, quindi si faceva la conta per chi iniziava il gioco. Da

3 o 4 metri, stabilito prima, si tirava la biglia (balìna), ognuno al suo turno, avuto dopo una conta (un do

e tre a cuminciar toca a te: il primo e successivamente gli altri); quello che riusciva ad arrivare primo in

buca (o più vicino e poi in buca) aveva il diritto di tirare (per tentare di far centro) sulla biglia più vicina,

vincendola se la colpiva. La tecnica era di tenere la biglia sul dorso del pollice, innescato al medio, e

tenendo ferma la biglia con la punta dell'indice, quindi facendo leva con il pollice distendendolo la biglia

partiva. Così fin chè il primo giocatore non sbagliava; a questo punto partiva il giocatore che era più

vicino alla buca. Ogni giocatore prima di tentare la vincita doveva necessariamente transitare dalla buca.

Il gioco durava parecchio fin chè qualcuno non veniva chiamato dai genitori per qualche lavoro da svolgere o

aveva perso tutte le  biglie, spesso venivano restituite le vincite.


Gioco della compravendita di noci.

(La compravendita di noci che si tramuta in gioco)

(Raccontato da P. Vittorio-ottantasettenne )

 

Ci sono 2 giocatori, uno vende all'altro le sue noci per tot centesimi o viceversa uno acquista 5 noci per

tot centesimi. Ce le giochiamo? Si chiedono. Va bene d'accordo. Il gioco consiste nel quantificare prima il

prezzo del prdotto, in questo caso noci, es. 5 cnt. per 5 noci. Quindi si procede come segue : si mette

in terra un supporto (di solito 3 -piri-bastoncini) che possa tener sollevata la moneta e poi da una

distanza prestabilita il possesore delle noci comincia il gioco, in questo caso per 5 volte-5 noci, con il

tentativo di far cadere la monetina. Se ci riesce si prende la monetina e si tiene le noci, se non riesce a

far cadere la monetina, il proprietario della monetina si tiene questa più le 5 noci dell'avversario.