ABITATI DI CECINA E BARDINE DI CECINA
54 LR.59
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COM U NE DI F I V I Z Z A N O V A R I A N T I AL P. d. F MODIFICA AI SENSI DELLA D.R. N°7040/91 |
ABITATI DI: CECINA, BARDINE DI CECINA (MONZONE)
PLANIMETRIE CATASTALI DI RIFERIMENTO- 1:2000
1: 500
COSTRUZIONI ESISTENTI NELLE Z.T.O. “A” ED IN QUELLE AD ESSE ASSIMILATE (B).
AVENTI CARATTERISTICHE ARCHITETTONICO –
URBANISTICO SIGNIFICATIVO.
(ART. 7 COMMA II L. R. 21. 5. 1980 N. 59 )
REDAZIONE : ARCHITETTI MANETTI - FIRENZE -
Il “castello” di Cecina appartenne al feudo della famiglia Malaspina di Verrucola (1275).
Nel 1352 Spinetta Malaspina (il Grande) muore e lascia i suoi possedimenti di Fosdinovo,
Marciaso e le Terre dei Bianchi, ai figli del fratello Azzolino mentrechè ai figli del fratello
Isnardo, lascia i possedimenti di Verrucola, Casola, Ugliancaldo, Codiponte, Monzone e
Vinca.
Dopo la invasione dei feudi dei Malaspina da parte dell’esercito di Giangaleazzo Visconti
(Vicario dell’impero) che esigeva dai feudatari lunensi giuramento di vassallaggio (1399),
e successivamente alla sua morte, il Marchese Niccolò Malaspina di Verrucola, assieme ai
signori di Fosdinovo ed Olivola, chiede protezione alla Repubblica Fiorentina (1404).
Dopo l’uccisione del Marchese Nicolò da parte del Marchese Leonardo del Castello
dell’Aquila (1418), interviene la Repubblica Fiorentina per riacquisire le terre usurpate da
Leonardo, mentre i suoi stessi “castelli” e “villaggi” si ribellano dando vita alla Podesteria
di Codiponte.
La tutela della Repubblica Fiorentina durerà fino al 1434 , ed il Marchesato di Spinetta II
dal 1434 al 1477 quando si costituisce il Capitanato di Fivizzano che si estenderà su un vasto territorio comprendente le 26 “ville” dette di “corte” ed i 21 “castelli” fra cui quello di Cecina.
Il “Castello di Cecina “ occupa la sommità di un poggio a m. 418 (400) slm. sul versante
occidentale della Valle del Torrente Bardine (destra idraulica), in posizione dominante
prospiciente al “Castello di Marciaso” (Comune di Fosdinovo).
La sua struttura urbanistica è costituita da un’edilizia accorpata che si sviluppa anularmente
con un impianto focalizzato costituente “un nocciolo murato” servito da una viabilità radiale.
A levante del “nocciolo murato” si nota l’impianto ecclesiale del borgo.
La orografia della zona non ha consentito sviluppi edilizi se non limitatissimi (fino al bivio
con la strada del cimitero). Tale situazione ha contribuito a convogliare le nuove costruzioni
sull’insediamento sottostante di “Bardine” (m. 270 slm.) sul torrente omonimo di chiara
matrice rurale.
Dati ISTAT popolazione residente 108 abitanti – famiglie residenti n. 38
25.10.1981 alloggi esistenti n. 45 di cui occupati n. 34
vani esistenti n. 171 di cui occupati n. 138
ubicazione : IGM F° 96 III NE 1:2500 - PdF graf. 19/o 1:10000 – NCU F° 154
documentazione : Dizionario storico geografico della Toscana – E. Repetti
Dedizione della Comunità di Fivizzano alla Repubblica
Fiorentina – P. Tedeschi
Indagini dirette e foto : Studio degli Arch.ti Manetti